Questo sito nasce in continuità con alcune esperienze editoriali su Frasso che hanno visto la luce dagli anni ’90 al 2010 e che hanno costituito un fatto importante per la nostra Comunità. Infatti, grazie al periodico “Moifà”, pubblicato ininterrottamente dal 1993 al 2013, al Bollettino “Campanile 2000” e ai siti “Le Terre dei Gambacorta” e “Cronache frassesi”, i nostri compaesani hanno potuto conoscere meglio la propria storia e il proprio paese, collegarsi tra loro, ricomponendo idealmente la “Grande comunità frassese” sparsa in tutti il mondo, riflettere criticamente su alcuni aspetti della vita del paese e sognare circa il proprio futuro.
Un lavoro non da poco, raro a trovarsi in Comunità vicine o in altre epoche, frutto della collaborazione di molti, che è stato apprezzato da un gran numero di concittadini e non, meno da pochi non abituati al confronto libero e costruttivo sulle problematiche di interesse comune.
Qualche mese fa, ho letto su facebook l’intervento di due giovani frassesi che, postandone la copertina del primo numero, esprimevano apprezzamento per Moifà ne auspicavano la ripresa della pubblicazione. Sono rimasto meravigliato dal fatto che non soltanto persone adulte, ma anche giovani considerassero la positività di questa esperienza e ne richiedessero la continuazione, anche se mi rendo conto che il passato non si può ripetere e con il passare del tempo mutano anche le condizioni che rendono possibile la riproposizione di eventi e di imprese.
Tuttavia, il fatto mi ha incoraggiato ad avviare questo blog, che si pone in linea con le esperienze passate ed in qualche modo le ripropone. Il titolo dice l’interesse primario della testata che è “Frasso Telesino”, verso cui vuole essere come Moifà “una canzone d’amore”, ma l’esperienza accumulata in questi anni, le nuove condizioni di comunicazione e letture meno riduttive del territorio, inducono a guardare il nostro paese integrato in un contesto più ampio: quelle “Terre dei Gambacorta”, comprendenti i comuni di Dugenta, Limatola e Melizzano, che per la loro vicinanza e le numerose affinità, non si può evitare di prendere in considerazione in vista di uno sviluppo delle single unità comunali.
Il progetto delle Terre dei Gambacorta che, già preso in considerazione alcuni anni fa, ha avuto in questi ultimi anni una battuta d’arresto, penso che rappresenti ancora una direttiva da perseguire per uno sviluppo integrato del territorio coinvolgendo le Istituzioni e le forze vive dei quattro Comuni.
Auspico che questa nuova iniziativa editoriale sia non soltanto espressione dell’attaccamento alla propria terra di singoli appassionati, ma susciti ancora dialogo e collaborazioni tra le persone interessate in vista di un lavoro di squadra a servizio di un progetto comune, capace di partire dalle radici per far crescere quel rigoglioso albero del futuro sul quale tante persone, come la colomba dell’antico stemma di Frasso, recentemente recuperato su Gonfalone civico, possano trovare serena dimora.
+ don Valentino Di Cerbo