pubblicato il 14/2/2013
(Frasso Telesino, 28/01/1844 – ivi, 7/10/1886)
Di Vincenzo Mosiello, il giovane medico, per tredici anni sindaco di Frasso nel difficile periodo post-unitario, conosciamo poche notizie, che ci fanno intravedere un personaggio dallo spessore morale e civile non comune.
Nasce a Frasso Telesino il 28 gennaio 1844, da una famiglia benestante che dal 1675 vanta un bel palazzotto, prospiciente via Castagnola, in Via Portella. Frequenta l’Università Federico II di Napoli nel clima post-unitario e si laurea in Medicina e Chirurgia. Torna in paese, dove esercita la professione medica, che svolge gratuitamente verso i poveri, allora parte molto consistente della popolazione frassese.. Una delibera comunale del 1882 ci ricorda che: “la condotta medica continua ad esercitarsi gratuitamente dall’Egregio Cav. Vincenzo Mosiello”.
Nel 1873 è eletto sindaco di Frasso Telesino a soli 29 anni. E’ primo cittadino da pochi mesi quando nel 1874 il Comune vince l’annosa causa con il Demanio che aveva incamerato ingiustamente il patrimonio dell’Istituto Gambacorta considerandolo a torto “bene ecclesiastico”. Il recupero di tale importante patrimonio, mette nella piena disponibilità dell’Amministrazione comunale un bene che era stato spesso conteso dall’Autorità religiosa. Sotto la sua amministrazione vengono avviati i progetti delle principali strade di collegamento con i paesi vicini, anche se la esiguità delle risorse del Comune, spesso inducono a procrastinarne la costruzione o ad adottare soluzioni provvisorie. Nel 1882 tratta con il comune di Solopaca le condizioni per l’apertura della strada Frasso-Solopaca e per la costruzione dell’acquedotto che dalle sorgenti Feriole in tenimento di Frasso avrebbe portato l’acqua a Solopaca.
Nel 1878 viene eletto Consigliere Provinciale e nel 1882 è confermato Sindaco di Frasso. La morte lo colse nel pieno delle sue attività professionali e civili a soli 42 anni, il 7 ottobre 1886 tra l’universale rimpianto dei suoi concittadini. Per 13 anni sindaco di Frasso, politicamente è stato il più longevo dei primi cittadini del Comune di Frasso Telesino nei suoi primi 100 anni di vita. Di lui fu scritto: <Fornito di pensiero vivace, parola eloquente ed incisiva, qual Consigliere Provinciale e Sindaco illustrò il paese con opere immortali >.
BIBLIOGRAFIA: A. M. JANNUCCI, Rimembranze Storiche sulla Vergine del Campanile e sul Comune di Frasso in cui si venera, rist. S. Maria Capua Vetere, Tip. De Marco, 1963, p. 42; L. RICCARDI, I fatti di Frasso Telesino, in < Il Sannio >, Benevento, 1909, anno II, n° 46. A. Amore-V. Simone, La storia di Frasso attraverso le delibere comunali (1882-1888), in <Moifà>VI(2000)3, pp. 8-12