Pubblicato il 1/12/2009
Federico Perlingieri nasce a Benevento alla fine dell’Ottocento, da una numerosa famiglia della ricca borghesia sannita, della quale, oltre al figlio Mario che diventerà presidente della Banca sannitica, poi venduta alla Banca Popolare di Novara, fanno parte il fratello Pietro, il cui figlio Giovanni sarà deputato al Parlamento Nazionale e il nipote che porta il suo stesso nome, illustre giurista e docente universitario, fondatore e primo Rettore Magnifico della Università del Sannio. Federico morirà vecchissimo nel 1980 ca. Con il fratello Pietro, è proprietario della Banca sannitica, che ha come Società satellite la Società Agricola Sannite s.p.a., una delle prime società di capitali della provincia di Benevento, che nel 1926 acquista, preferendola alla Strega Alberti e alle Terme di Telese, la Masseria della Chiesa o delle Monache di Dugenta, un fondo di 113 ettari che nel 1655 la Principessa Giulia Gambacorta aveva donato al Conservatorio per le fanciulle civili povere, da realizzarsi a Frasso ed effettivamente realizzato nel 1741. All’asta, a nome e per conto della Società Agricola Sannite s.p.a., partecipa il fratello Pietro che, dopo lunga trattativa riesce ad aver ragione di altri concorrenti, acquistando la proprietà per Lire 1.527.000, il 23 marzo 1926.
Dopo l’acquisto, dell’Azienda si occupa Federico, banchiere ed agronomo, che opera una notevole rivalutazione del fondo, ridotto in condizioni deplorevoli ed improduttive dai coloni che nei 60 anni precedenti si erano alternati nelle sua conduzione, con la tolleranza complice degli Amministratori laici della Pia Opera Gambacorta di Frasso, che ne era proprietaria. Con l’arrivo dei Perlingieri e soprattutto di don Federico, inizia per l’antica proprietà Gambacorta una nuova storia, che, con mutamenti successivi, vive oggi come Torre Gaia. Federico Perlingieri, avvalendosi di maestranze provenienti da Cerreto Sannita, ripristina, ampia ed abbellisce con suppellettili di valore, tra cui una importante quadreria a soggetto religioso, l’antica dimora signorile, nella quale ospita personaggi famosi e persino qualche membro della famiglia reale sabauda. Soprattutto, in continuità con la tradizione vitivinicola della Valle Telesina, trasforma la proprietà in una moderna azienda agricola, che divide in lotti, nei quali nel 1935 costruisce venti masserie, di 200-250-300 mq l’una, che affida a coloni chiamati dalla Marche, per la realizzazione di 80 ettari di vigneto specializzato. Precedentemente aveva provveduto alla sistemazione idraulico-sanitaria-superficiale e alla ripianificazione dei terreni sia pianeggianti che collinari, realizzando una bonifica integrale della prorpietà. Introducendo innovazioni tecniche e produttive, nel 1950 avvia la prima esportazione di vini campani. Né l’azione illuminata di don Federico si limita alla sola azienda di famiglia, ma le sue intuizioni vengono fatte proprie dai contadini dell’agro dugentese, che incrementeranno la coltivazione della vite, qualificando non poco i propri fondi e migliorando le condizioni economiche delle famiglie.
Come ricorda il dott. Antonio Rivellini, è proprio da Federico Perlingieri che la Fattoria di Torre Gaia inizia la sua storia recente. “Tutto è cominciato da lì, afferma. Una tenuta agricola, una splendida magione padronale, la decisione nel 1950 di avviare la prima esportazione di vini campani, racconti e passione, costituiscono gli esordi di questa splendida tenuta agricola”, che nel 1985 vive una specie di rivoluzione, con diversi cambiamenti e l’inaugurazione del moderno impianto. Attualmente, quella che fu l’azienda di Federico Perlingieri ha un centro aziendale ed un moderno stabilimento per la produzioni di vini di qualità. “Oltre alla villa padronale, prosegue Rivellini, sono presenti ben 8 casolari, mentre il 72 per cento dei 113 ettari della tenuta è coltivato a vigneti specializzati”. Nel 2000 l’Azienda, che oltre alla produzione di vini pregiati è adibita ad hotel, ristorante di qualità e a centro ricreativo e sociale, è stata rilevata da otto professionisti: un avvocato, due imprenditori, quattro commercialisti ed una docente di diritto, Teresa Cutillo, che è l’attuale Presidente.
(Cfr. Arch. Luciano Domenico Esposito, VILLE, CASALIA, RUSTICHE, MASSERIE E DELICIE. Dugenta, Aprile 2004)
(Testo provvisorio)